VEN 28 MAGGIO 2021, ORE 15, VISITA DEL ROSETO COMUNALE DI ROMA CON L’ESPERTO ANTONELLO SANTELLI
Appuntamento: ore 14.45, nella parte alta del Roseto, entrando da Clivo dei Publicii n. 3 – Roma.
La visita è gratuita ed è riservata ai soci iscritti all’ASS-AGIR APS.
Prenotarsi tramite la mail u.laneri@gmail.com entro mercoledì 26 maggio 2021.
Massimo n. di partecipanti: 20.
Brevi cenni storici sul Roseto Comunale di Roma Capitale
Il Roseto comunale di Roma, unico al mondo per la sua spettacolare posizione, si adagia sulle pendici dell’Aventino, di fronte ai resti del Palatino, appena sopra il Circo Massimo. Fin dal III secolo a.C. il luogo in cui sorge il roseto era dedicato ai fiori. Tacito, negli Annales, parla di un tempio dedicato alla dea Flora, i cui festeggiamenti, “floralia”, si svolgevano in primavera nel Circo Massimo.
Ricoperto di orti e vigne fino a tutto il XVI secolo, divenne, nel 1645, l’Orto degli Ebrei con annesso il piccolo cimitero della Comunità. Dal 1934, anno del trasferimento del cimitero ebraico al Verano, l’area, utilizzata anche come Orto di guerra, rimase poi incolta fino al 1950, quando divenne sede del nuovo roseto comunale. L’antico, che si trovava sul colle Oppio, era andato distrutto nella seconda guerra mondiale. Come ringraziamento alla comunità ebraica, che aveva permesso di ricreare il roseto in un luogo sacro, venne posta all’ingresso del giardino una stele in ricordo della precedente destinazione, e i vialetti che dividono le aiuole nell’area collezione, ricreano la forma della Menorah, il candelabro a sette bracci, simbolo dell’Ebraismo. Il giardino segue la pendenza del terreno con una forma ad anfiteatro. Il disegno architettonico vuole mimetizzare la frattura orizzontale costituita da via di Valle Murcia, che divide il roseto in due. Nell’area più vasta si trova la collezione di rose botaniche, r. antiche e r. moderne. Nella parte in basso, più piccola, si trovano i settori delle rose che hanno partecipato al “Premio Roma” e la collezione delle rose che, dal 1933 – anno della prima edizione svoltasi a Colle Oppio – hanno vinto questa prestigiosa manifestazione. Il Roseto ospita circa 1.100 specie/cv di rose provenienti da tutto il mondo, persino dalla Cina e dalla Mongolia. Fra le più curiose, la Rosa chinensis ‘Viridiflora’, dai petali di colore verde, la Rosa x odorata ‘Mutabilis’ (un tempo nota come Rosa chinensis ‘Mutabilis’), che cambia colore con il passare dei giorni e la Rosa foetida, una rosa maleodorante, ma di un giallo splendente.
Come si arriva
Ingresso al Roseto da Clivo dei Publicii n. 3 (adiacente all’Accademia di Danza): da Via di Santa Sabina percorrere a piedi c. 200 metri; se si arriva da Viale Aventino girare a Piazza Albania e prendere Via di Santa Prisca fino alla fine; si può anche entrare dall’ingresso del Roseto in Via di Valle Murcia e da lì salire fino al piccolo edificio in alto. Mezzi pubblici: Bus 81, 160, 628, 715; Metro B “Circo Massimo”.